Per ridare senso all agricoltura…
Riteniamo che il rapporto diretto tra chi produce e chi consuma il cibo sia la chiave per ridare senso all’agricoltura, non più come apparato produttivo a supporto dell’industria di distribuzione, ma attività chiave per la tutela dell’ambiente e dell’uomo, della sua conoscenza e della sua storia. Un produttore sfruttato matura il triste alibi per sfruttare a sua volta l’ambiente esaurendone le risorse, ed i sui simili violandone i diritti. Per interrompere il circolo ed invertirne il senso, è fondamentale consumare con consapevolezza e senso critico, ricordando che ciò che si consuma ha sempre un risvolto sociale e che ogni acquisto partecipa a promuovere o a svantaggiare un modo di vivere e produrre. Dall'altro lato della “filiera alimentare” è fondamentale che si continui a produrre con coscienza, senza rinunciare ai costi della legalità che fanno di un progetto imprenditoriale una solida base per una società sana. Potendo disporre delle risorse adeguate un produttore agricolo può davvero farsi tutore dell’ambiente e della cultura rurale, partecipando alla riqualificazione di un ambito lavorativo (quello agricolo) ingiustamente considerato umile ed ingrato.
Autonomia e dignità per chi coltiva la terra
Oltre al coordinamento delle attività logistiche e commerciali dei produttori, la nostra Rete ha infatti come finalità quelle di promozione di una sana cultura produttiva ed alimentare. L’educazione ad un consumo sano, nel rispetto delle stagioni, fondato sulla comprensione dell’importanza della biodiversità e la formazione dei produttori necessaria alla diffusione di tecniche di produzione sostenibili. Promuoviamo inoltre un’idea imprenditoriale libera dall'influenza delle mafie, che coinvolga la cittadinanza del nostro territorio, le scuole e le altre attività commerciali nella costruzione di nuovi “modelli di successo” meno individualistici e spregiudicati, ma più virtuosi ed equi.